⭕ L'insegnamento della religione come ricerca di senso
L’insegnamento
della Religione a scuola non è un ora di catechismo e ai ragazzi non interessa
l’esegesi dei testi biblici. E allora? Come procedere?
In
questa breve guida troverete la proposta per un percorso
nuovo.
Molti
docenti di religione, nel tentativo di attirare l’attenzione dei loro studenti
e di rendere la lezione più accattivante, scelgono di orientare i contenuti
della lezione sui “temi di attualità” che spesso sono scelti dagli stessi
alunni. «Di che cosa vogliamo parlare oggi?», nella maggior parte dei casi
questa è la domanda con la quale il prof di religione avvia la discussione in
classe. Certo, discutere su temi di attualità favorisce l’interesse e la
partecipazione del gruppo, ma siamo sicuri sia la scelta giusta?
Spesso
ci si ritrova a discutere, a volte accanitamente, su temi come: l’eccessiva
ricchezza della chiesa, la pedofilia dei preti, il matrimonio tra omosessuali,
il rapporto con la scienza. Si tratta perlopiù di sfoghi polemici nei confronti
della Chiesa che non permettono nessun approfondimento sui temi esistenziali. Come si può uscire da questa perversa alternativa?
L’
ora di religione si pone all'interno del percorso formativo e ne è parte
integrante, ma ciò che conta per riuscire a rendere utile ed indispensabile ai
fini formativi questo insegnamento è coniugare la dimensione dottrinale con
quella storica. Cosi facendo riusciremo
sicuramente a collegare il messaggio evangelico con la disperata domanda di
senso che si nasconde dietro l’apparente indifferenza di tanti giovani. Insomma, ciò che conta è coinvolgere i nostri
ragazzi, ma non con argomentazioni sterili, bensì indicando loro un percorso di
vita che possa diventare il loro cammino esistenziale.
Un nuovo percorso
Il punto di partenza per un percorso nuovo non
è il problema di Dio, ma quello dell’uomo.
Tutto ciò comporta lo sviluppo di un’analisi
attenta ai problemi dei nostri giovani. Non possiamo credere che i giovani
stiano bene solo perché trascorrono le loro notti in discoteca o perché seguono
le mode più stravaganti. Essi cercano i “divertimenti” perché non hanno valide
alternative. Tutto è indifferente e relativo.
Ciò che urge è la ricerca di un senso per la
vita.
Ed è proprio da qui, da questa ricerca di
senso, che bisogna cominciare.



Commenti
Posta un commento